Intervista ad Angelica Giancola, specializzata in psicologia giuridica. «Non è più una ragazzata» «Una persecuzione vera e propria e spesso paragonata al mobbing nel mondo del lavoro»
Il bullismo in questo momento è purtroppo una realtà sociale. Finora è stato confuso con la semplice ragazzata, uno screzio tra giovani. Eh no, il bullismo è qualcosa di diverso dalla conflittualità tra coetanei, differente anche dagli episodi di violenza che possono accadere in una comunità. È non una violenza estemporanea, ma una forma di violenza che continua nel tempo, una persecuzione vera e propria e spesso paragonata al mobbing nel mondo del lavoro».
Parola della criminologa Angelica Giancola, specializzata in psicologia giuridica.
La cronaca ci riporta in pieno nel fenomeno…
«È importante dire che il bullismo arriva a distruggere una persona. È una violenza perpe- trata nel tempo, dalla quotidianità a una persecuzione vera e propria che va a influenzare la vita di una persona. Mentre il bullismo colpisce il ragazzo nelle ore scolastiche, c’è il problema del cyberbullismo a tutte le ore del giorno e della notte. I “social” pubblicano immagini che hanno una velocità immediata. L’aggressività del cyber-bullismo è data dal fatto che, mancando il rapporto a tu per tu, vengono meno tutte le inibizioni, si perdono i “freni”, si porta la persona all’esasperazione e alla depressione con le conseguenze del caso».
Fenomeno in espansione?
«Assolutamente sì, sempre di più, tant’è che adesso il ministero degli Interni ne ha avuto consapevolezza istituendo il numero verde 43002 per la prevenzione e il contrasto degli stupefacenti, ma anche per i fenomeni di bullismo»…
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